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Mini d'epoca in vendita

Uno dei pochi casi al mondo in cui un marchio e uno specifico modello di automobile coincidono, questa è la forza del marchio Mini.

Mini – La storia

La storia del marchio Mini vide la luce nel 1959, quando la British Motor Corporation immise sul mercato per la prima volta la Morris Mini Minor, un’auto destinata a fare epoca. Le sue dimensioni contenute e la sua agilità in strada la resero un’icona degli anni sessanta, e nel mercato britannico rappresentò quello che in Germania e in Nord America era il Maggiolino della Volkswagen. La Mini Minor ha attraversato numerosi decenni, e la produzione della vettura proseguì ininterrottamente dal 1959 al 2000. Tuttavia, già nel 1969 se ne era capito il valore mondiale, e per questo il marchio Mini fu scisso in quell’anno dalla Morris (e anche dall’Austin). Nel corso dei decenni sono state diverse le aziende britanniche che ne hanno detenuto i diritti, dalla British Motor Corporation fino al gruppo Rover, passando per il British Motor Holdings e l’Austin. La Rover fu l’ultimo gruppo industriale britannico a detenere il marchio, ma una grossa crisi verso la fine degli anni 80 investì la nota casa inglese, che in primo luogo fu totalmente venduta alla BMW, che poi nel tempo la smantellò e punto esclusivamente sul marchio Mini, dandogli una seconda vita.

Il Nuovo Millennio con un Nuovo Mini

Pur acquisendo i diritti del marchio Mini già nel 1994, è solo dal 2001 che la nuova Mini vede la luce e viene immessa sul mercato. La nuova Mini della BMW, pur conservando sommariamente il design dello storico modello, ha dimensioni molto più grandi, che si adattano meglio alle nuove generazioni che sono più alte rispetto alla media dei loro padri e nonni. La Mini della BMW guarda infatti soprattutto ad un target giovanile, come dimostra la realizzazione negli anni di modelli come la Countryman, la Coupè e la Roadster.

Qualche accenno sul marchio Mini

La storia che c’è dietro ad alcuni marchi spesso è semplice e richiama a concetti basilari. L’invenzione del nome Mini nel 1959, ad esempio, fu solo per abbreviare il termine inglese (di origine latina) “minimum”, la cui traduzione significa “il più piccolo”, a simboleggiare quindi le dimensioni della vettura, che erano le minime indispensabili. Nel 1994, a margine dell’acquisizione della BMW, il logo della Mini ebbe un restyling, e furono aggiunte due ali nel marchio, a simboleggiare l’aspetto “cool” che da quel momento in avanti la nuova Mini avrebbe avuto per il mercato.

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