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Lola d'epoca in vendita

La Lola è una casa automobilistica specializzata nella produzione di modelli da corsa. Venne fondata a Bromley, South London, da Eric Broadley. Ha chiuso definitivamente i battenti nel 2012.

Lola Racing Cars - La Storia del marchio

La prima auto progettata da Broadley fu la Broadley Special, presentata nel 1957: si trattava di un modello da corsa equipaggiato con un propulsore Ford da 1172 cc. Non appena Broadley comprese che non avrebbe avuto molto successo nelle vesti di pilota, decise di aprire la sua azienda e chiamarla Lola. Era il 1958 e la prima auto con marchio Lola non tardò ad arrivare. Fu chiamata Lola Mark 1 ed era una piccola sportiva dotata di un telaio tubolare ed alimentata da un propulsore Coventry Climax da 1098 cc. Dopo qualche anno, Broadley decise di realizzare una vettura per la Formula Junior. La Lola Mark 2 fu presentata nel 1960, ma la sua scarsa competitività convinse i progettisti a creare un'altra auto denominata Mark 3 e lanciata nel 1961. Anche questo esperimento non ottenne i risultati desiderati, al contrario della Lola Mark 5 del 1962, che riuscì a portare a casa numerosi trionfi. Nel frattempo, la Lola Mark 4 fu l'auto con cui la casa automobilistica inglese fece il suo ingresso in Formula 1: fu presentata nel 1962, insieme alla Lola Mark 6 GT, l'auto Gran Turismo che partecipò alla 24 Ore di Le Mans del 1963.

L'esperienza di Lola in Formula 1

Dopo le prime due deludenti esperienze ai campionati del mondo del 1962 e del '63, la Lola si riaffaccia al mondo delle grandi corse nel 1967, con la monoposto RA300, realizzata grazie al fondamentale supporto della giapponese Honda; per questo motivo, l'auto viene ironicamente ribattezzata "Hondola". Alla guida della monoposto, Surtees ottiene il primo posto al Gran Premio di Monza, ultimo trionfo della casa nipponica in F1. Nel 1968, la Lola partecipa nuovamente al mondiale in qualità di azienda fornitrice di telai di tre diverse scuderie. Tutti e tre i team chiudono la stagione a zero punti, cosicché la Lola sceglie di ritirarsi nuovamente dalla Formula 1. L'azienda si ripresenta al mondiale del 1974, affiancando il pluricampione Graham Hill, che decide di diventare costruttore fondando l'Embassy Hill. Nacque così la Lola T370, che raccolse un solo punto, con lo stesso Hill alla guida. Qualche tempo dopo, Hill perse la vita in un incidente aereo e ciò determinò la chiusura definitiva della scuderia e al contempo la fine della terza avventura della Lola in F1. Maggior fortuna ebbe la THL1 nel 1986, con 6 punti conquistati in stagione. Ancora meglio andò nel 1990, quando la Lola LC90, grazie al motore Lamborghini, ottenne un terzo posto al Gran Premio di Suzuka.

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Lola T70 Mk3B Spyder

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Lola T280 (DFV)

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