DeSoto d'epoca in vendita

Il marchio De Soto vide la luce nel 1928 per volontà di Walter Chrysler, intenzionato a dotare la sua azienda di una linea di vetture di fascia media. I suoi modelli rimasero in produzione fino al 1960.

De Soto - Storia

Le De Soto entrarono sul mercato riscuotendo un discreto successo, grazie alle loro linee gradevoli. Quando però il profilo della nuova Airflow De Soto venne dotato di una maggiore aerodinamica, il pubblico non apprezzò la scelta e per qualche anno, tra il 1934 e il 1936, le vendite calarono.
A risollevare le sorti del brand giunse Airstream che, dal 1935 al 1942, conobbe la gloria e spianò la strada alle sorelle degli anni Quaranta. Dopo la seconda guerra mondiale, si riprese in gran stile proponendo a raffica una serie di modelli molto amati: tra di essi, Firesweep, Firedome e Firelite, a sei e otto cilindri. Tipicamente anni Cinquanta, queste auto si caratterizzavano per le dimensioni abbondanti e le lunghe pinne sul posteriore.
Il restyling della fine del decennio coincise con la crisi economica del settore automobilistico. Ne fece le spese De Soto, ai cui conti in rosso Chrysler rimediò alla fine del 1960 decidendo di chiudere definitivamente la produzione.

De Soto Airflow

La De Soto Airflow e la sua gemella Chrysler vennero presentate al Salone dell'Automobile di New York nel 1934. Anche se non furono messe immediatamente in produzione, in quella vetrina suscitarono grande interesse. I disegnatori si erano impegnati a conciliare linee eleganti, con cofano bombato e passaruota tondeggianti, ed aerodinamicità. Innovativi furono, per esempio, il parabrezza che formava un angolo, la lunga coda e lo studio per alleggerire il peso della vettura e bilanciarla al meglio. A detta degli osservatori di settore, Airflow era una macchina nata nel momento sbagliato: venti anni dopo avrebbe fatto fortuna. 

De Soto Fireflite

Sorti ben più gloriose ebbe la De Soto Fireflite: proposta nel 1955 e rimasta in vendita per cinque anni, mise seriamente in crisi la concorrenza, con ordini per 114.000 esemplari nel solo primo anno. Guidare una Fireflite era un must: cofano filante e lunghe pinne posteriori esaltate dal secondo colore, abitacolo confortevole per sei persone ed estremamente silenzioso. Montava un motore da 4,9 litri di cilindrata, con cambio automatico, e vantava una velocità di punta di 110 miglia all'ora (poco meno di 180 Km).

DeSoto – Il logo

Hernando de Soto, conquistatore spagnolo a cui si deve l'esplorazione di tutto il territorio del fiume Mississippi nel corso del XVI secolo, ha ispirato la Chrysler. Il suo busto in metallo, dotato di elmo, troneggiava sul cofano delle vetture. La stessa immagine era riportata anche nel logo, che cambiò più volte forma, passando dallo scudetto all'emblema circolare e poi rettangolare.