De Tomaso Pantera Coupe d'epoca in vendita

La De Tomaso Pantera è un'automobile da granturismo prodotta dall'azienda automobilistica modenese De Tomaso a partire dal 1971 in collaborazione con la Ford Motor Company.

De Tomaso Pantera: gli inizi di un capolavoro

La De Tomaso Pantera nasce tra il 1969 ed il 1970, grazie ad un'idea della Ford Motor Company che intende mettere in commercio un'auto a motore centrale ad alte prestazioni sia per approfittare dei successi sportivi ricevuti in Europa con la "GT 40" sia per ostacolare in qualche modo i successi ottenuti dalla Corvette, prodotta dalla General Motors, sul mercato americano. La costruzione dell'autovettura fu commissionata ad una giovane azienda italiana situata in Emilia Romagna, la De Tomaso, la quale creò il prototipo attraverso la rielaborazione dello schema tecnico già collaudato sulla De Tomaso Mangusta, con la linea della carrozzeria progettata da Tom Tjaarda.

Varianti della De Tomaso Pantera

La De Tomaso Pantera è una coupé sportiva a due posti con motore centrale. Quest'autovettura ebbe un gran successo e nel 1972 al prototipo standard venne aggiunta la versione De Tomaso Pantera L, con paraurti neri maggiorati ed una messa a punto più minuziosa, ricercata ed accurata. L'anno seguente, fu affiancata a questi due modelli anche la Pantera GTS, la quale mantenne la stessa meccanica me era contraddistinta da una prorompente livrea bicolore, da cerchi più grandi e parafanghi più larghi. Nel 1974 a Los Angeles, al salone dell'auto venne presentata la De Tomaso Pantera II, una nuova versione rivisitata nella parte posteriore e con i paraurti conformi alle nuove norme di sicurezza. Dopo l'abbandono della Ford e le svariate vicissitudini che ne derivarono, De Tomaso decise di proseguire la produzione, nonostante i problemi e le tante difficoltà che si susseguirono. Fu così che nel 1980 e nel 1984 la rosa si arricchì di ulteriori modelli: la variante GT5 e la variante GT5-S.</h3>

L'ingresso di Gandini in azienda: dal nuovo look alla fine dell'attività

Negli anni novanta, dopo ben vent'anni dalla prima De Tomaso Pantera prodotta, l'azienda cominciò a risentire del tempo trascorso fino ad allora, accusando il peso degli anni e soprattutto del fatto che non aveva abbastanza risorse economiche per poter ideare e concepire un nuovo modello. Il problema fu risolto da Marcello Gandini il quale realizzò un grosso restyling del modello in produzione e attraverso un'opera di reingegnerizzazione diede vita al modello De Tomaso Pantera SI, ovvero sistema a iniezione elettronica. Il restyling fu davvero notevole e coinvolse l'intera carrozzeria,conferendo alla De Tomaso Pantera un aspetto molto aggressivo e muscoloso. Per quanto concerneva la meccanica, l'unico cambiamento che fu apportato riguardava il motore. Della prima serie della De Tomaso Pantera ne furono prodotti 7258 modelli fino agli inizi degli anni novanta; la De Tomaso Pantera 90, esemplare lanciato nel 1991, fu invece prodotta soltanto in 41 pezzi. Uno di essi fu profondamente trasformato per un acquirente inglese e fu chiamato Pantera 200 per via del montaggio di due turbo. Nel maggio del 2003, poco tempo dopo la presentazione di un interessante prototipo di De Tomaso Pantera per l'anno 2000, la dipartita dell'imprenditore e fondatore della casa automobilistica Alejandro De Tomaso diede il colpo finale all'azienda che, di lì a poco, pose fine alla sua attività.