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Champion d'epoca in vendita
Prodotta a partire dal 1952 nella fabbrica d'automobili Champion Automobilwerke GmbH di Paderborn, la vettura tedesca Champion è stata caratterizzata da una storia segnata da molteplici crisi finanziarie e da susseguirsi di diverse ditte produttive tra gli anni 1952-1958.
Champion-La storia
La prima vettura Champion, realizzata da 2F di Friedrichshafen, era un'auto che constava di due posti e di un motore da 200 cc a cilindro singolo. Il primo prototipo di vettura Champion risale tuttavia al 1948, anno in cui si decise di realizzare ad Herrlingen, vicino ad ULM, un'auto d'ispirazione VolkWagen, che a differenza però di quest'ultimo marchio, puntava gran parte delle sue qualità su caratteristiche quali la semplicità e le piccole dimensioni. L'ingegnere Henry Holbei, noto per aver lavorato su auto da corsa nel periodo del primo dopoguerra e nell'azienda della Bmw, rilevò nel 1949 i diritti sul marchio Champion, avviandone una nuova fase produttiva presso l'impianto Champion Automobilwerke, fino all'anno 1952. Successivamente, alla produzione della vettura Champion, subentrò un nuovo titolare: l'azienda Reinische Automobilfabrik di HennhOfer & Co., presso la località di Ludwigshafen. Dal mese di ottobre dell'anno 1954, la produzione passò sotto il diretto controllo di Henning Torndahal. In seguito, la Maico, nota per la sua produzione legata al settore dei motocicli, acquisì i diritti del marchio Champion. Nel 1958, la produzione Maico, che aveva raggiunto una quota di 7100 unità prodotte, venne interrotta e tornò ad operare nel suo precedente settore, ovvero quello motociclistico.
Campion-I principali modelli
Nel periodo in cui la casa automobilistica tedesca era stata acquisita dall'ingegnere Henry Holbei, venne realizzato il modello Champion 250. Si trattava di una vettura caratterizzata da un motore Triumph a trazione posteriore di 250 cc a cilindro singolo o, in un'altra versione dello stesso modello, da un motore a 2 cilindri. La vettura poteva raggiungere i 60 km/h nel caso della prima versione con il motore ad un cilindro e 70 km/h nella sua seconda versione. L'auto è nota per essersi rivelata particolarmente scomoda, soprattutto durante la salita e la discesa dalla vettura. Inoltre, essendo stata realizzata senza il motorino d'avviamento elettrico, funzionava mediante un interruttore d'accensione. Per questo modello furono realizzate anche delle versioni cabriolet. La Champion 400 500 del 1951 era una versione cabriolet, realizzata con un rivestimento in stoffa simile al tettuccio della Fiat Topolino. Nell'anno 1953, dallo sforzo del danese Torndahl di rilanciare il marchio, nacque un nuovo modello con scocca di legno e acciaio e un motore Heinkel da 18 cavalli, la Champion v5006. Di questo modello si realizzarono solo 20 vetture. Con il passaggio alla Maico venne realizzato un nuovo modello di vettura Champion, la Maici 400, una vettura a 4 posti, concepita dal direttore tecnico Maico, Urlich Pohl.
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