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British Leyland d'epoca in vendita
Il cuore pulsante del settore automobilistico inglese racchiuso in un unico brand.
British Leyland – Il gruppo
La British Leyland è un gruppo aziendale specializzato nel settore automobilistico che, tra gli anni ’60 e anni ’70 ha avuto in attivo la quasi totalità della produzione automobilistica inglese. Del gruppo, infatti, hanno fatto parte il Gruppo Standard, la Rover, il Land Rover, Austin, Morris, Austin-Healey, MG, Jaguar, Daimler, Wolseley, Riley, Vanden Plas e l’italiana Innocenti. Da questo panel restavano fuori soltanto le Rolls Royce, Bentley, Aston Martin e i marchi del Gruppo Rootes noti come Hillman, Sunbeam Talbot e Singer.
British Leyland – L’ascesa e il declino
L’azienda è nata da una fusione tra la Leyland e British Motor Corporation con il nome di British Leyland Motor Corporation (BLMC). La prima azienda, la Leyland, era specializzata nel settore dei veicoli industriali e aveva acquisito negli anni ’60 il Gruppo Standard (1961), la Rover e la Land Rover (entrambe nel 1967). La British Motor Corporation (BMC) racchiudeva nella sua produzione i modelli di Austin, Morris, Austin-Healey, MG, Jaguar, Daimler, Wolseley, Riley, Vanden Plas. Il gruppo nel 1974 ha acquisito anche l’italiana Innocenti con la quale nacque il marchio Leyland Innocenti. Quella che appariva una florida realtà imprenditoriale operante in regime di quasi monopolio, invece, si è trovata ad essere travolta dalle vicissitudini politiche e da strategie di mercato non vincenti. La politica aziendale inizialmente fu quella di riorganizzare i marchi con la soppressione di alcuni (Wolseley e Riley) e il rilancio di altri (la “Mini” viene promossa a brand) ma i piani dell’azienda furono stravolti prima dalla crisi petrolifera, nel novembre del 1973, e successivamente dal confronto – scontro con i sindacati. I modelli della British Leyland furono considerati dai consumatori qualitativamente inadeguati e commercialmente non interessanti. Il fallimento di alcune vetture sulle quali l’azienda aveva puntato e l’incapacità di trovare un restyling della Mini hanno acutizzato la crisi aziendale. A rendere la situazione insostenibile alla British Leyland fu anche la lotta con i sindacati e i “sabotaggi” che i lavoratori mettevano in atto nelle vetture destinate alla vendita. Il tracollo, pertanto, fu inevitabile e nel 1975 l’azienda fu nazionalizzata come British Leyland (BL). Alcuni marchi (come Morris, MG e Triumph) nell’ottica del risanamento aziendale furono soppressi mentre altri furono fusi e poi ceduti: è il caso di Austin, Rover e Mini unite nell'Austin Rover Group e vendute alla British Aerospace mentre Jaguar, Daimler e Vanden Plas passarono “oltre oceano” alla Ford.
British Leyland – I modelli classici
Hanno fatto parte della British Leyland: Mini Clubman, Morris Marina, Leyland Princess e Rover SD1. Sotto il brand della Austin furono prodotte Metro, Allegro, Maestro e Montego; della Triumph uscirono Dolomite, Acclaim, Stag, TR7 e TR8. Della Jaguar XJ-C e XJ-S.
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