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Austin-Healey Sprite Coupe d'epoca in vendita

La Austin-Healey Sprite vide la luce negli stabilimenti della British Motor Corporation nel 1958 e venne prodotta fino al 1971, anno che vide decadere l'accordo fra Donald Healey e la casa automobilistica British Leyland (erede della BMC). L'auto venne commercializzata con il marchio Austin-Healey.

Austin-Healey Sprite. La storia

Erede della più grande Austin-Healey 100, prodotta dall'asse BMC-Donald Healey, la Sprite fu una spyder piccola ed economica, dalle linee arrotondate ed aggraziate. Le componenti meccaniche utilizzate per la Sprite provenivano in massima parte dalla Austin A40 Farina. L'auto dei primordi (il modello MkI, anche detto Frog Eye per i fari a forma di occhi prominenti e per la tipica mascherina a forma di sorriso) godeva di uno stile abbastanza sportivo ma altrettanto spartano, considerando il fatto che mancavano ancora i paraurti, le maniglie alle portiere e la capote. Accessori che puntualmente comparvero l'anno dopo (1959) e che vennero ulteriormente migliorati nel 1961, anno nel quale debuttò il secondo modello, la Sprite MkII. Quest'ultima, fin dalla sua presentazione apparve come un'auto assai più razionale e comoda della precedente, ma che ne aveva in parte smarrito l'originalità e l'audacia. Il 1964 fu l'anno della Sprite MkIII che presentava ulteriori migliorie nelle finiture, oltre a sospensioni più robuste, deflettori laterali ed una mascherina completamente nuova, con una griglia ridisegnata. 

Austin-Healey Sprite. L'attività sportiva

Nel 1965 la Austin-Healey decise di portare sulle piste la propria roadster e di farne un'auto adatta alle competizioni. La carrozzeria subì alcuni interventi che ne migliorarono l'aerodinamica e la tenuta di strada fu studiata per adattarsi soprattutto a quello che era il circuito più famoso dell'epoca: Le Mans. Il motore prodotto dalla BMC fu potenziato con l'aggiunta di un carburatore Weber: questo particolare assetto donò alla Austin-Healey Sprite una potenza superiore ai cento cavalli. 610 chilogrammi di peso totale ed un cambio a cinque rapporti conferivano alla vettura una buona stabilità ed una discreta velocità di punta. All'esordio in pista, la Sprite ottenne un rispettabilissimo quindicesimo posto, migliorato dalla dodicesima posizione di Le Mans, dove conseguì il primo posto nella classe due litri.  La Austin-Healey Sprite fu impiegata sui circuiti fino al 1968 quando nacque la MkIV, priva delle tipiche ruote a raggi, che per oltre dieci anni erano state il simbolo della Austin-Healey, e dotata di una nuova mascherina in plastica, oltre che di un motore di 1275 cc e 65 CV di potenza. Nel 1971 saltarono definitivamente gli accordi con Donald Healey e nel suo ultimo anno di produzione, l'auto fu commercializzata con il nome abbreviato Austin Sprite. Alla fine del 1971, dopo 13 anni di vita ed una produzione totale di oltre 129.000 esemplari, la Sprite fu definitivamente tolta dal mercato.

Modelli di Austin-Healey

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