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Amphicar d'epoca in vendita
Amphicar - storia
L'ampicar affonda le sue radici a Wittenau, precisamente nello stabilimento di Deutschen Wagon - und Maschinenfabrik (DWM), dove il progettista Hans Trippel lavorò all'Amphicar 770. Tra il 1960 e il 1965 vennero prodotti circa 4000 unità di un'auto definita dagli esperti "l'anfibio", per la sua capacità di affrontare senza considerevoli difficoltà terreni aridi e paludosi. Con più precisione, il dato di produzione è verosimilmente di 3878 unità, la maggior parte delle quali, 3046, furono inviate negli Stati Uniti. Il prezzo dell'Amphicar, forse anche in virtù della sua resistenza all'acqua, era di ben 10.500 DM, motivo per il quale le vendite non decollarono come forse ci si aspettava. Il suo prezzo decrebbe solamente nel 1964, quando ormai mancava un solo anno al volgere della sua produzione. Fu così che l'auto iniziò ad essere commerciata al prezzo di 8385 DM.
La creazione dell'Amphicar, il cui splendore ad oggi si può ammirare in pochissimi esemplari rintracciabili solamente in Germania, si deve all'idea di realizzare un auto ad uso civile, che fosse dinamica e consentisse di spostarsi con estrema agilità. Un obiettivo centrato, forse a discapito della presentazione estetica. Ma la sua principale caratteristica, quella di essere un anfibio, fa sì che il suo valore attuale, in quanto auto d'epoca, sia di 15.000 euro. Ad ogni modo, difficilmente viene ceduta al di sotto dei 50.000 euro.
Amphicar - caratteristiche tecniche ed evoluzione
Le prime linee dell'Amphicar furono tracciate da Hans Trippel nel 1961. Il progettista, già noto per aver dato la sua impronta alle cosiddette "ali di gabbiano" della Mercedes 30 SL, voleva un auto che fosse qualcosa di più di una semplice utilitaria. L'obiettivo era quello di un'auto in grado di affrontare il mare, i laghi e i fiumi e di spostarsi, in modo più convenzionale, su terra e asfalto. La carrozzeria venne realizzata completamente in acciaio. Per soddisfare il suo obiettivo di rendere l'auto maneggiabile nell'acqua, Trippel la dotò di due eliche poste nella parte posteriore, precisamente sotto il paraurti, mentre il volante fungeva anche da timone.
Quanto al motore, il risultato fu un 1.1 quattro cilindri con alimentazione a benzina e 44 Cv di potenza. Con cambio a 4 marce, l'anfibia era in grado di raggiungere una velocità massima di 110 Km/h su asfalto, mentre era in grado di toccare i 7 nodi in acqua: un risultato stupefacente per quella che appariva come una semplice cabriolet.
Amphicar - la fine
L'amphicar è ad oggi un'auto piuttosto rara e, come detto, si può trovare solo nella sua madrepatria. Desta ancora fascino per essere forse unica nel suo genere. Il progetto, commisurato al panorama tecnologico degli anni '60, fu decisamente all'avanguardia. Tuttavia, a causa degli elevati costi di produzione, l'ultimo esemplare uscito dalla fabbrica è del 1965.
Dopo questa fase l'azienda produttrice dell'Amphicar venne ceduta all'americana Hugh Gordon, con sede a Santa Fe Springs (California), che fece propri tutti i pezzi di ricambio a disposizione, inclusi i macchinari di produzione. Gli attuali possessori di una Amphicar hanno tra le mani un vero gioiello, frutto del primo progresso tecnologico in campo automobilistico.
Modelli di Amphicar
Risultati della ricerca
1962 | Amphicar 770
amphicar 770 M0825