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Alfa Romeo Alfa 6 d'epoca in vendita

Tutto l'appeal Alfa in una berlina di fascia medio alta creata per competere con le grandi dell'epoca

Alfa Romeo Alfa 6. La sua storia

La realizzazione del progetto automobilistico Alfa Romeo Alfa 6, iniziato nei primi anni '70, a causa della crisi economica che segnò tutto il decennio, fu posticipata e rimase in un cassetto in attesa di tempi migliori. E infatti soltanto nel 1979 che la berlina Alfa Romeo Alfa 6 potè vedere la luce. Purtroppo i quasi 10 anni di stallo furono particolarmente evidenti soprattutto per quanto riguardava l'estetica dell'automobile; il progetto risentiva della somiglianza con la precedente Alfetta, a causa delle linee eccessivamente squadrate che gli donavano un'aria già datata se paragonata alle altre auto realizzate durante i primi anni '80. Ma l'estetica non rappresentò il solo neo dell'Alfa Romeo Alfa 6, anche alcune scelte volumetriche della carrozzeria influirono sulla frenata delle vendite a cui questo modello andò inevitabilmente incontro. Inoltre gli spazi interni non furono sfruttati adeguatamente, almeno secondo i nuovi standard del periodo. Ma seppur non proprio all'avanguardia, l'Alfa Romeo Alfa 6 poteva ancora essere considerata una buona automobile, grazie alla sua valida meccanica. Il motore utilizzato, il V6 2.492 cm³ interamente in alluminio, creato dall'ing. Giuseppe Busso, alimentato da ben 6 carburatori monocorpo, raggiungeva 158 CV di potenza massima. Ma ancora, a suo sfavore giocarono i consumi eccessivi dovuti all'obsoleta tecnologia utilizzata per la gestione dell'alimentazione.

L'Alfa Romeo Alfa 6 ci riprova. Il suo restyling nella seconda serie

Dopo una serie di sfortunati eventi, come la causa intentata da parte del popolare attore Gino Bramieri, che, in seguito al tragico incidente automobilistico con la sua Alfa Romeo Alfa 6 in cui perse la vita l'attrice Liana Trouche, provò ad attenuare la sua responsabilità sostenendo che il particolare cambio automatico dell'auto non gli avesse permesso il giusto controllo alla guida, e da cui la casa automobilistica Alfa ne uscì comunque indenne, aggiunto alle altre problematiche riguardanti estetica datata e consumi elevati, spinsero la casa produttrice a risollevare la sorte commerciale dell'Alfa 6 progettando così un secondo modello. Ma la crisi economica che attraversava l'azienda non permise di raggiungere i risultati sperati, pertanto il nuovo modello dell'Alfa Romeo Alfa 6 risultò ancora appesantito dalle sue linee eccessivamente squadrate. Le modifiche si concentrarono particolarmente all'interno dell'abitacolo; nuovi i sedili e i materiali utilizzati, mentre esternamente si noteranno fari, mascherina posteriore e paraurti differenti. Inoltre inediti spoiler e profili paraurti laterali. Purtroppo la sua fama di "grande bevitrice" seguirono l'Alfa Romeo Alfa 6 anche in questa seconda serie, destinata ad uscire di listino dopo soli 4 anni nel 1987, rimpiazzata dall'Alfa 164.

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