1982 | Mercedes-Benz 280 SE

Fin dai primi anni del ‘900, Mercedes-Benz ha utilizzato come nomenclatura per le sue automobili un sistema piuttosto semplice, con tre cifre che rappresentano la cilindrata del motore sotto il cofano. La Mercedes-Benz 280, ad esempio, è una vettura prodotta dalla Stella con un motore da 2.8 litri. In un periodo in cui Mercedes non utilizzava ancora la divisione in “Classi” dei suoi modelli rendeva un po’ complesso riconoscere le diverse automobili prodotte.Da fuori, la W126 è una delle Mercedes più eleganti, proporzionate e apprezzate mai prodotte. Realizzate dalla matita del friulano Bruno Sacco, le linee della Classe S W126 risultano estremamente riuscite fin dal frontale. Questo sfoggia una calandra rettangolare in rilievo rispetto al resto del frontale con in cima l’immancabile Stella a tre punte come ornamento da cofano, mentre ai lati compaiono due fari squadrati proporzionati in modo da non apparire troppo grossi. Lateralmente, poi, notiamo un passo molto ampio, che dai 2,94 delle versioni normali sale di 14 cm per passare alla SEL lunga, mentre l’abitacolo è relativamente alto in modo da offrire il giusto agio ai passeggeri. Per molti sono gli interni di Mercedes-Benz 280 S e di tutte le Classe S W126 il vero punto di forza di questa generazione. A vederli così, però, non li si definirebbe nulla di speciale. La plancia è infatti molto semplice e pulita, con una fascia superiore in materiale morbido, un listello in vera radica al centro e una minimale consolle centrale. Ma dietro questo disegno così pulito e lineare troviamo forse l’abitacolo realizzato con la maggiore qualità mai visto su un’automobile moderna. Come per la meccanica, infatti, anche gli interni di Mercedes-Benz 280 S e della W126 in generale era stato costruito con un enorme lavoro di over-engineering, ovvero tutto è stato pensato e costruito sovradimensionato per il suo scopo, per garantire affidabilità, durabilità e la massima cura in ogni dettaglio. Per quanto riguarda i motori della Mercedes-Benz 280 S è stato offerto l’unico motore rimasto invariato è proprio quello della 280 di base. Si tratta infatti di un sei cilindri in linea bialbero da 2.746 cm3 aspirato realizzato interamente in lega di alluminio, comprendente anche il silicio per la realizzazione del monoblocco. Questa conformazione rende questi motori estremamente leggeri e potenti, capaci di reggere e di erogare una grande quantità di coppia motrice, e anche un’affidabilità quasi proverbiale, tanto che non sono poche le 280 SE arrivate anche oltre i 500.000 km. Nello specifico, poi, la 280 è stata offerta in due versioni: la 280 S, con alimentazione a carburatore e capace di 156 CV e 223 Nm, o con iniezione meccanica Bosch K-Jetronic, che porta la potenza a 185 CV e la coppia a 242 Nm. Il peso è relativamente contenuto per un’automobile da 5 metri, ovvero 1.560 kg a vuoto, e le prestazioni sono decisamente buone: 0-100 km/h coperto in 11 secondi (10 per la SE a iniezione) e velocità massima di 200 km/h (210 per la SE). Entrambe sono disponibili di serie con cambio manuale a 4 marce, mentre a richiesta si poteva avere un cambio a 5 marce o l’affidabilissimo automatico a 4 rapporti. Venite in salone Car Classic Ggarage a Mondovì per ammirare questa splendida vettura, rimasta di proprietà di un'unica famiglia per oltre quarant'anni. Perfettamente funzionante e già iscritta ASI, la sui può utilizzare da subito godendo delle splendide prestazioni e del suo confort impareggiabile.